La storia degli Stati Liberi di Fallout 76

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Oggi parleremo della storia di una delle fazioni principali di Fallout 76: gli Stati Liberi. Analizzeremo il movimento e la sua storia, dal periodo prebellico alla sua estinzione dopo l’arrivo delle bestie ardenti in Appalachia. Buona lettura!

Gli Stati Liberi erano un gruppo di anarchici secessionisti appalachiani che si separarono dagli Stati Uniti prebellici pochi mesi prima che cadessero le bombe. Erano per lo più personalità paranoiche e complottiste, che temevano che il governo stesse mentendo alla sua gente riguardo al programma Vault e che la guerra nucleare con la Cina fosse imminente. Proprio per questo quello che all’epoca era solamente un piccolo movimento ben presto divenne un vero e proprio gruppo armato, chiamato appunti “Stati Liberi”.

La loro fama si deve anche all’appoggio politico del famoso senatore dell’Appalachia Samuel Blackwell, il quale era famoso per la sue sue posizioni a favore del popolo piuttosto che delle élite, e per porre sempre domande scomode, come l’interrogazione parlamentare sulla motivazione di fondo nella costruzione dei silos nucleari automatizzati in Appalachia. Essi iniziarono a costruire i propri personali bunker di cemento per sopravvivere in caso di devastazione nucleare, all’interno dei quali accumularono enormi quantità di cibo, armi e scorte mediche. Sebbene ampiamente noti e conosciuti in tutta l’Appalachia e anche al di fuori di essa (tanto che si sviluppò un vero e proprio turismo di massa per visitare i bunker degli Stati Liberi), i membri dimoravano nella vicina città di Harpers Ferry, un semplice paese costruito in mezzo alle montagne, vicino al Centro Commerciale Valley Galleria e alla fabbrica della RobCo della regione. Dato che Harpers Ferry era una piccola città, iniziò ben presto a popolarsi di gruppi turistici interessati al movimento in questione e ciò creò numerosi problemi al gruppo, le cui teorie cospirative erano spesso osteggiate dai visitatori patriottici che giungevano in gruppo per denigrarli e minacciarli pubblicamente. La maggior parte degli abitanti dell’area considerava il movimento degli Stati Liberi nient’altro che un gruppo di agitatori e traditori politici, in particolare Raleigh Clay e Samuel Blackwell, l’ex senatore dell’Appalachia che si unì al gruppo lasciando la sua carica politica e rifugiandosi nei bunker insieme a sua figlia, costretto alla fuga anche a causa di continue minacce da parte dei gruppi industriali della regione che detestavano le sue scomode indagini politiche volte a scardinare il complesso sistema di corruzione del governo appalachiano. Ironia della sorte, poco dopo la caduta delle bombe, molte di queste persone si rivolgeranno agli Stati liberi per chiedere loro aiuto, affollandosi in gruppo davanti ai loro bunker sigillati.

La tensione si intensificò costantemente con il deteriorarsi della guerra sino-americana. Alla fine del 2076, gli Stati Liberi iniziarono ad acquistare ogni tipo di oggetto nei negozi di tutto il paese, dalle conserve alle attrezzature da campeggio fino ovviamente alle armi e armature pesanti. All’inizio del 2077, con l’aumento della tensione tra gli Stati Liberi e gli abitanti di Harpers Ferry, la situazione nel paese peggiorò drasticamente e si vennero a creare dei veri e propri combattimenti in strada tra patrioti e Staters, lacerando la e attirando l’attenzione del governo federale. I poliziotti iniziarono così ad interrogare tutti i commercianti della città, costringendoli a consegnare loro nomi e indirizzi degli acquirenti a ogni costo, destando perplessità sugli abitanti per loro assidue e insistenti ricerche. In ogni caso, le loro visite fecero sì che a molti abitanti che si dichiaravano apertamente membri o sostenitori degli Stati Liberi fossero negati numerosi servizi e vendita di armi.

A giugno, l’esercito degli Stati Uniti stanziato in Appalachia lanciò una grande campagna di propaganda contro gli Stati Liberi e proseguì con il sequestro di molte delle loro proprietà, appartenenti a membri molto noti del movimento. A metà giugno, quando il pubblico ministero ha sporto denuncia di secessione contro Raleigh Clay, il leader del movimento, gli Stati Liberi risposero separandosi ufficialmente dal governo degli Stati Uniti e, poco più di due mesi dopo, nel settembre 2077, si isolarono completamente dal mondo esterno nei propri bunker in segno di protesta. I militari, privi delle risorse per combattere una prolungata campagna anti-insurrezionale contro di loro, decisero di lasciarli segregati nei propri rifugi, in attesa dell’acquietarsi delle acque, visto anche l’intensificarsi del conflitto.

Gli Staters resistettero alla guerra nucleare e rimasero nei loro bunker fino a circa il mese di luglio del 2079. Dopo che ebbero tutto chiaro, si spostarono rapidamente e ripresero il controllo di Harpers Ferry, trasformandolo in una fortezza principale e in un hub commerciale al centro dell’Appalachia, insieme ai sopravvissuti della città. Questi ultimi erano composti soprattutto da sopravvissuti locali, rifugiati, contadini e senzatetto che circolavano nel sottosuolo della città prebellica. Unendosi agli Stati Liberi, trovarono nell’ex sindaco Miranda Vox una guida per sopravvivere i primi mesi dopo la Grande Guerra. Usando gli scarti raccolti nell’area circostante, stabilirono fortificazioni per proteggere se stessi e le persone che a loro si erano affidate, ma in molti avevano in odio il sindaco in questione, a causa di un evento verificatosi un anno prima dell’arrivo degli Stati Liberi.

Nel 2078, il Vault 94 vicino alla città si aprì e i residenti inviarono un ambasciatore in città per invitare i sopravvissuti a unirsi a loro, collaborando per far rinascere la civiltà in Appalachia, tramite il loro GECK, ovvero il Garden of Eden Creation Kit. A novembre, il sindaco sopravvissuto di Harpers Ferry, Miranda Vox, accettò di inviare un gruppo di sopravvissuti con un ambasciatore per indagare sulle affermazioni del Vault. Tuttavia, convinto che l’ospitalità degli abitanti fosse solo una trappola per impossessarsi della città, il gruppo dei sopravvissuti di Harpers Ferry massacrò i capi del vault e attaccò (non sappiamo se volontariamente o no) il suo G.E.C.K., innescando una massiccia esplosione nucleare in tutta l’area della Palude, la quale avrebbe mutato irrimediabilmente l’area circostante, creando enormi piante rampicanti e animali mutati. Questo spiega la diffusione capillare di rane pescatrici mutate, striscianti della nebbia e bradipi giganti nella zona.

Gli abitanti di Harpers Ferry dopo l’esplosione, piombarono nel caos che il sindaco riuscì difficilmente a sedare. Oltre alle radiazioni diffuse dall’esplosione e ai cambiamenti fisici dell’ambiente, l’inverno nucleare si verificò anche in questa zona, anche se distante dalla costa orientale ed occidentale, provocando comunque una penuria di cibo e risorse tra gli abitanti. Proprio per questo, l’alleanza con gli Stati Liberi fu la soluzione insperata che riuscirà a far sopravvivere negli anni l’insediamento post-bellico. Nel 2079, dopo che i membri degli Stati Liberi uscirono dai loro bunker, il sindaco contattò il leader del movimento per ricevere assistenza, aiuti medici e alimentari. Gli Stati Liberi, usciti dai propri bunker proprio per ricostruire la civiltà e andare alla ricerca di sopravvissuti all’olocausto nucleare, risposero subito in modo favorevole alle loro richieste, fornendo aiuti e risorse che avevano accumulato negli anni nei loro bunker. I sopravvissuti di Harpers Ferry iniziarono così i lavori di ricostruzione alla città, trasformandola in una grande fortezza ed emporio commerciale nel cuore della Palude. Nel 2084, la città era diventata un avamposto prospero, che forniva supporto e cibo a chi ne aveva bisogno. I due gruppi si unirono, Miranda Vox sotterrò l’ascia di guerra e si sottomise al potere degli Stati Liberi, i quali rivendicarono la città come propria base principale, supportata dai vari bunker limitrofi.

I loro talentuosi tecnici crearono diversi tipi di armamenti recuperando equipaggiamento da caccia pre-bellico, vari oggetti di uso civile o persino utilizzando strumenti musicali come armi da guerra. Sembra che molti dei loro bunker fossero inoltre dotati di tecnologia militare pre-bellica, in cui erano comprese torrette e robot militari. A differenza dei predoni, gli Stati Liberi investirono pesantemente nell’autosufficienza sotto ogni punto di vista, fondando fattorie vicino ad Harpers Ferry e cercando di sopravvivere con ciò che avevano accumulato negli anni nei propri rifugi.

Gli Stati Liberi lavorarono a stretto contatto anche con la Confraternita dell’Appalachia, nonostante i numerosi dubbi che aveva Raleigh Clay sul Paladino Taggerdy. L’avamposto della diga di Grafton in particolare ha protetto il fianco occidentale del loro gruppo e ha permesso ai commercianti e ai viaggiatori di spostarsi in sicurezza attraverso la Scissione Selvaggia fino ad Harpers Ferry. Era anche un percorso chiave che collegava gli Stati liberi con i Soccorritori a Charleston, almeno fino a quando la città non fu distrutta dai predoni nel 2082. Dopo l’alluvione di Natale di Charleston del 2082 (ne abbiamo già parlato in un precedente articolo qui), gran parte della città fu invasa da superstiti e rifugiati che avevano perso ogni proprio avere e il sovraffollamento iniziò a essere un problema per gli abitanti. Ciò molto probabilmente spingerà i più poveri a rifugiarsi nei sotterranei della città, i cosiddetti “Cunicoli”, utilizzati precedentemente per la gestione delle acque fognarie e la depurazione degli impianti idrici cittadini, ancora attivi dopo le bombe. Si formarono numerosi quartieri nei sotterranei, il che contribuì alla creazione di una città sotterranea vera e propria, presto distaccata dall’avamposto commerciale in superficie.

Tuttavia, questa prosperità non sarebbe durata troppo a lungo. La situazione infatti inizierà a peggiorare dopo la fuoriuscita dal sottosuolo delle bestie ardenti nella regione della Torbiera di Mirtilli, a sud dell’Appalachia, vista dal presidente dell’Enclave, Thomas Eckhart (che gestiva il laboratorio segreto a distanza), come una possibilità per la riaffermazione del proprio potere in una zona brulicante di fazioni e città post-belliche. Le bestie ardenti iniziarono ben presto a provocare il caos nella regione, infettando tramite le proprie scorie radioattive i cieli di tutta l’Appalachia, il che fece sviluppare la piaga degli ardenti fino ad Harpers Ferry, che resistette solo fino al 2086, quando le bestie ardenti annullarono sette anni di duro lavoro in una sola notte di assalto alla città. Dopo quella notte l’intera popolazione fu colpa da psicosi e paranoie, in moltissimi fuggirono e Raleigh Clay, capo indiscusso degli Stati Liberi, emise un ordine generale che vietava tutti gli sforzi di recupero dell’insediamento. Tutti i membri degli Stati Liberi furono inoltre costretti a tornare nei propri bunker in attesa di nuove comunicazioni. Sebbene la Palude irradiata e invasa dalle piante rampicanti offrisse abbastanza copertura per consentire loro di sfuggire alle bestie ardenti per un po’ di tempo, l’ambiente incredibilmente ostile era una problematica sempre maggiore.

Abigayle Singh, lo scienziato numero uno degli Stati Liberi, lavorerà duramente per creare alcune contromisure e una rete di rilevamento degli ardenti che avrebbe aiutato a ingannare le loro frequenze di rilevamento e a scacciarli tramite potenti onde sonore. Ben presto essi arrivarono a sviluppare il Sistema di Rilevamento Ardenti, che divenne operativo dopo la perdita di Harpers Ferry, per fornire una rete di allerta precoce nell’area, ma la presenza di ben due grandi nidi di bestie ardenti nella Palude rese impossibile la creazione di nuovi insediamenti, proprio come accadde alla vicina Mosstown, fondata dopo la fuga di alcuni abitanti dei Cunicoli.

Un grande vantaggio per gli Stati liberi fu la caduta della Confraternita d’Acciaio dell’Appalachia nell’agosto 2095. Il campo libero lasciato da questi ultimi fece sì che gli Stati Liberi potessero accedere a tutte le informazioni recuperate dai loro accampamenti abbandonati. Fu così che riuscirono a creare esche per bestie ardenti, che erano in grado di attrarrle, disorientarle e spesso intrappolarle, in modo che i loro soldati potessero poi eliminarle. Gli Stati liberi disponevano di pochi uomini ma erano ben addestrati a combattere. per questo cercarono disperatamente l’alleanza con più fazioni. Dopo aver contattato Hank Madigan dei Soccorritori, il quale si rese conto del potenziale della loro tecnologia, decisero di unire le forze per combattere il morbo e le bestie ardenti, ma senza successo. Erano ancora troppo pochi e ormai troppo tardi.

Senza la Confraternita e le loro basi militari occupate da guerrieri in armatura atomica che bloccavano il diffondersi delle bestie ardenti nelle regioni del nord, queste ultime avevano libero accesso in tutta la regione e potevano diffondersi senza più barriere umane. Sebbene Madigan e i Soccorritori avessero contribuito enormemente ad aiutare Abbie Singh con il Sistema di Rilevamento degli Ardenti, furono i predoni tagliagole guidati da David Thorpe a impossessarsene, dopo aver rapito e ucciso lo stesso Hank Madigan. Senza più difese, con il prosperare dei predoni in tutta l’Appalachia e senza il dispositivo di rilevamento, la fine degli Stati Liberi e dei Soccorritori fu imminente.

Per ulteriori informazioni e immagini, ecco il video completo della spiegazione: https://www.youtube.com/watch?v=0Sqv8bMQlbM

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