Teorie sul West Virginia: Il Progetto Vault nell’Appalachia

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Il 23 ottobre 2077, quando la Grande Guerra ebbe inizio, migliaia di persone conobbero la salvezza dagli orrori in enormi rifugi sotterranei chiamati Vault.
O questo almeno era ciò che credevano.
La triste realtà è che il progetto Vault non fu creato per salvare nessuno. Al contrario servì per sottoporre parte della popolazione a differenti esperimenti sociali, alcuni più terribili di altri.
Anche gli esperimenti all’apparenza più innocenti spesso celavano un oscuro retroscena.

Fulcro della serie e diffusi su tutto il territorio americano, in attesa di rivelare i segreti più oscuri celati al loro interno, rappresentano sicuramente i luoghi di interesse più curiosi e bizzarri da visitare.
Il West Virginia non fa eccezioni ovviamente e dalle poche informazioni che abbiamo fin ora possiamo determinarne la posizione di alcuni.




Vault noti in Fallout 76

Per ora siamo a conoscenza di soli tre Vault all’interno dell’Appalachia.

Il Vault 76, uno dei bunker di controllo della Vault-Tec programmato per aprirsi dopo 20 anni, spingendo gli abitanti alla ripopolazione dell’ambiente esterno.
Punto d’interesse da cui inizierà l’avventura e dove ogni giocatore affronterà il tutorial per poi fare i conti con la Zona Contaminata.

Il Vault 63, a sud della ferrovia Mount Blair, di cui ancora non conosciamo l’esatto scopo, visto che non è mai stato citato prima d’ora.

E infine un Vault dal numero sconosciuto, non molto lontano dal nostro Vault di appartenenza.
La posizione di quest’ultimo è stata rivelata solo tramite la mappa addetta alla scelta del bersaglio della testata atomica, mostrata durante l’E3.
Costruito tra un fiume e una ferrovia, sembra non voler attirare troppo l’attenzione, celandosi di fronte a occhi meno attenti.

Vault 77 Fallout 76

Questo non vuol dire che non possano essere presenti altri Vault nel territorio circostante, in zone della mappa ancora inesplorate. Vista la vastità del territorio mostratoci è probabile che ve ne siano altri nascosti in differenti versanti, visto che quelli che conosciamo fin ora sono tutti raggruppati in una singola area, a sud/sud ovest.

Tuttavia, possiamo ipotizzare che uno dei possibili numeri attribuiti al Vault sconosciuto o a uno di quelli ancora inesplorati sia il 77.

Questo Vault è stato citato per la prima volta nel terzo capitolo della serie.
Successivamente è stato protagonista di un webcomic scritto da Jerry Holkins e illustrato da Mike Krahulik, prodotto dalla Penny Arcade comics con la collaborazione di Emil Pagliarulo, capo designer di Fallout 3.




La leggenda del Puppet Man

Il fumetto, dal titolo “un uomo e una cassa di burattini” racconta il bizzarro esperimento condotto nel Vault 77, che mirava a testare le conseguenze di un isolamento prolungato dalla società.

Il rifugio fu rifornito di cibo e acqua in abbondanza, pensato per tenere in forze il soggetto dei test per svariati anni. Al suo interno vi entrò un solo abitante e solo dopo un anno di completo isolamento venne a contatto con una cassa piena di marionette, custodita nel Vault.
Il soggetto cominciò a giocare con esse, arrivando persino ad impersonarle, fino a sviluppare con il passare dei mesi un disturbo di personalità multipla.

Il Re, la Nonna e il Reverendo Hound

Puppet Man Fallout 76

Inizialmente utilizzò solo tre differenti marionette, il Re, la Nonna e il Reverendo Hound (un cane), definendo per ognuna una personalità e imbastendo tra di esse dei veri e propri discordi.

Una sera, diretto al suo dormitorio, sentì una voce dall’interno della vecchia cassa e scoprì un fantoccio del Vault Boy, che aveva inizialmente trascurato.
Ai suoi occhi la marionetta sembrava parlargli e presto divennero inseparabili, ma il fantoccio sembrava tirar fuori la parte peggiore del suo animo.

Puppet Man Fallout 76




Qualche tempo dopo l’introduzione del nuovo burattino nel gruppo, il re venne ucciso e trovato con la testa strappata. L’abitante del Vault chiese al Vault Boy di pezza se fosse stato lui, poiché dubitava che la nonna o il reverendo Hound potessero fare una cosa del genere.

La marionetta confessò l’omicidio e incolpò l’uomo di essere stato complice nel delitto.

Puppet Man Fallout 76

L’abitante del Vault non aveva però nessun ricordo dell’accaduto.
Per paura di essere linciato dalle altre marionette non appena lo avessero scoperto, decise di lasciare il Vault.

Il suo tentativo di fuga durò meno di un minuto.
Dopo aver aperto la porta di acciaio massiccio e incontrato un gigantesco scorpione radioattivo a sbarrargli la strada, chiuse immediatamente la porta e decise di dormirci sopra, posticipando la fuga al suo risveglio.

Forse per via di tutti il confort che possedeva il rifugio, l’abitante del Vault non si era mai accorto prima di questo tentativo di fuga che la porta d’accesso non fosse bloccata.

Il soggetto dei test non era sicuramente una persona molto sveglia o particolarmente intelligente, sarebbe potuto scappare in qualsiasi momento.




Fuga dal Vault 77

Il giorno seguente, l’abitante del Vault 77 tentò nuovamente la fuga, accompagnato dal suo fidato Vault Boy.

Una volta fuori dal rifugio, riuscì ad addomesticare una formica gigante, rinominandola Mr. Pinch.

A cavallo della sua fidata bestiola girò in lungo e in largo, esplorando la Zona Contaminata. Un atteggiamento decisamente troppo normale per un uomo che era stato sottoposto a un isolamento forzato per anni.

Un brutto giorno però, venne catturato da alcuni schiavisti.
L’uomo li avvertì di non scherzare con il suo Vault Boy di pezza, blaterando del fatto che fosse pazzo e che avesse già compiuto un omicidio.
Gli schiavisti ovviamente non diedero peso alle sue parole e mentre decidevano se portarlo al campo base o scuoiarlo e cucinarlo, furono colti di sorpresa.

Bob, il primo schiavista fu ucciso a sangue freddo e a mani nude.
Il suo compagno fu rincorso fino al campo di prigionia, luogo nel quale l’abitante del Vault ricevette il soprannome di Puppet Man.

Fu una vera carneficina!
Non si sa cosa sia successo al burattinaio e al suo fedele burattino, ma entrambi sembrano essersi dileguati nella Zona Contaminata, macchiati del sangue di innumerevoli vittime.

Vault 77 Fallout 76




Indizi nella Zona Contaminata della Capitale

Nel 2277 durante gli eventi di Fallout 3, nella caserma degli schiavisti a Paradise Falls ci si può imbattere in una tuta del Vault 77.
Posizionata su uno scaffale nascosto dietro le scale, affianco alla tuta è presente anche un olonastro intitolato Brucia questa dannata tuta.

In esso uno schiavo non identificato richiede che la tuta venga distrutta, temendo che il suo ex proprietario possa tornare e vendicarsi.

La tuta concede a chi la indossa un +5 di Danno sia alle armi della categoria Disarmato che alle Armi da mischia, entrambe modalità di uccisione del burattinaio.

Tuta vault 77 Fallout 3

L’indumento sembra stranamente nuovo di zecca e non presenta nessuna traccia di sangue.
Il Puppet man lasciò il suo bunker nell’anno 2079.
C’è da chiedersi quindi per quanto tempo esso abbia peregrinato per le lande radioattive e in che anno sia entrato in contatto con gli schiavisti di DC o da quanto tempo la sua tuta sia rimasta abbandonata in quel luogo.




Se il vault 77 fosse veramente presente nel West Virginia, nell’anno 2102 non troveremo altro che una flebile scia del Puppet man e della sua permanenza in quel bunker.

In quel periodo il rifugio era già stato abbandonato da anni ma in compenso troveremo sicuramente la cassa di marionette, con qualche olonastro o nota che narri magari qualche passaggio inedito della storia. Tutto questo si sposerebbe perfettamente con lo stile che Bethesda ha deciso di adottare per questo capitolo, non presentando nessuno npc umano all’interno.

Autore della Teoria Il Progetto Vault nell’Appalachia, Blurick da Fallout 76 Italia

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